
Verona, come gran parte del Bacino Padano, si trova a dover affrontare ogni anno il problema dell’inquinamento atmosferico, soprattutto nei mesi invernali. Le concentrazioni di polveri sottili (PM10), monitorate da Arpav, spesso superano i limiti consentiti dalla normativa europea, rendendo necessarie misure straordinarie per tutelare la salute dei cittadini.
È una questione che come Casartigiani Verona abbiamo già affrontato, in particolare con il comunicato del 9 luglio 2025, nel quale evidenziamo il rinvio del blocco della circolazione dei veicoli diesel Euro 5 al 1° ottobre 2026. Ciò che chiediamo è che non si ripeta il meccanismo delle proroghe dell’ultimo minuto, ma che si operi con una progettazione concreta, regole chiare e incentivi stabili.
Nei giorni scorsi, Regione Veneto, Provincia e Comuni hanno definito un insieme di interventi e regole che scattano progressivamente in base ai livelli di allerta (verde, arancione e rosso).
Li vediamo schematizzati di seguito.
Misure principali
Divieti alla circolazione
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Stop ai veicoli più inquinanti (diesel fino a Euro 4, benzina fino a Euro 2).
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Con allerta arancione o rossa, i blocchi si estendono anche a categorie Euro 5, soprattutto veicoli merci.
Sistema Move-In
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Alternativa al blocco totale: i veicoli più vecchi possono circolare entro un limite annuo di chilometri.
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È necessaria l’installazione di una scatola nera che monitora gli spostamenti.
Domeniche Ecologiche
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Giornate con forti limitazioni al traffico nei comuni più popolosi.
Altri divieti ambientali
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Stop alla combustione di residui vegetali e biomasse in periodi critici.
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Limitazioni all’uso di stufe e impianti a legna meno efficienti.
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Divieti allo spandimento di liquami salvo tecniche agricole specifiche.
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Regolamentazione della temperatura negli edifici, con limiti più bassi in caso di allerta.
Livelli di Allerta
Verde (livello base)
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Blocco della circolazione per:
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Veicoli diesel Euro 0, 1, 2, 3 e 4.
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Veicoli a benzina Euro 0 e 1.
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Orari tipici: dal lunedì al venerdì, 8:30-18:30.
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Deroghe previste per veicoli di emergenza, mezzi pubblici, trasporto disabili e chi aderisce al sistema Move-In.
Arancione (livello intermedio)
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Oltre ai divieti già previsti dal livello verde, si aggiungono:
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Veicoli diesel Euro 5 utilizzati per il trasporto merci.
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Possibili estensioni alle autovetture diesel Euro 5 private, in base alla durata del superamento dei limiti.
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Limitazioni anche nei weekend e nei giorni festivi.
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Rafforzati i divieti su stufe a biomassa meno efficienti (classe inferiore a 4 stelle).
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Obbligo di abbassare le temperature negli edifici: massimo 19°C per le abitazioni e 17°C per le attività produttive.
Rosso (livello massimo)
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Estensione dei blocchi a:
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Tutti i veicoli diesel fino a Euro 5 (autovetture e veicoli commerciali).
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Veicoli a benzina fino a Euro 2.
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Restrizioni attive tutti i giorni, inclusi sabato e domenica, con orari più estesi.
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Divieto totale di combustioni all’aperto e spandimento di liquami senza interramento immediato.
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Riduzione ulteriore delle temperature negli edifici, con controlli più serrati.
Dimensioni dei Comuni e applicazione delle misure
Le limitazioni variano in base al territorio e alla popolazione residente:
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Agglomerato urbano: comprende la città di Verona e altri 15 Comuni della cintura. Qui scattano le regole più severe già dall’allerta verde.
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Comuni con più di 30.000 abitanti: applicano misure simili a quelle dell’agglomerato, con restrizioni estese alle principali categorie di veicoli.
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Comuni tra 10.000 e 30.000 abitanti: soggetti a limitazioni più leggere, attivate solo in caso di peggioramento dell’allerta.
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Comuni con meno di 10.000 abitanti: generalmente esclusi, salvo specifiche criticità ambientali.
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Comuni montani: esclusi in gran parte dai divieti; deroghe possibili per abbruciamenti agricoli in zone a forte pendenza.
Incentivi e Supporti
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Bandi regionali e provinciali per rottamare i veicoli più vecchi (qui il nostro articolo sugli incentivi per acquisto mezzi elettrici).
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Contributi per sostituire impianti di riscaldamento con modelli più efficienti.
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Deroghe per esigenze di lavoro, disabilità o servizi essenziali.
Ambito e Tempistiche
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Le misure valgono per Verona e i comuni della cintura urbana.
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Periodo di applicazione: dal 1° ottobre fino ad aprile.
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In caso di superamenti ripetuti di PM10, i livelli di allerta salgono e si attivano ulteriori restrizioni.
Criticità
Le misure antismog rispondono a un’esigenza reale di tutela della salute pubblica, ma sollevano anche diversi punti critici. Una delle principali difficoltà è trovare un equilibrio tra la riduzione dell’inquinamento e le necessità economiche e sociali dei cittadini e delle imprese: bloccare i veicoli Euro 5, ad esempio, significa colpire in maniera diretta molte piccole attività artigiane e commerciali che utilizzano furgoni e mezzi da lavoro non ancora sostituiti. Gli incentivi esistenti rischiano di essere insufficienti o difficilmente accessibili, e questo può generare disparità tra chi può permettersi un nuovo veicolo o un nuovo impianto e chi no.
A questo si aggiunge il problema delle continue proroghe, come già abbiamo ricordato: la mancanza di una pianificazione chiara e di lungo periodo non solo crea incertezza per famiglie e imprese, ma indebolisce l’efficacia delle politiche ambientali. Senza regole stabili e tempi certi, il rischio è che i provvedimenti vengano percepiti più come ostacoli burocratici che come strumenti reali di miglioramento della qualità dell’aria.
Infine, rimane fondamentale la questione dei controlli e della comunicazione: senza un monitoraggio costante e senza un’informazione chiara e tempestiva ai cittadini, le ordinanze rischiano di rimanere sulla carta o di essere applicate in maniera disomogenea sul territorio.