
Casartigiani Verona accoglie con attenzione il nuovo ravvedimento speciale 2025, introdotto dal decreto fiscale (DL 84/2025) e riservato ai titolari di partita IVA che aderiscono al Concordato preventivo biennale per gli anni 2025–2026. Una misura che punta a sanare le posizioni fiscali relative al quinquennio 2019–2023 attraverso un'imposta sostitutiva calcolata su redditi incrementati in base al punteggio ISA.
Pur comprendendo lo spirito della norma – cioè offrire una via d'uscita a chi ha affrontato oggettive difficoltà economiche negli anni più duri della pandemia e dell'inflazione – esprimiamo forte preoccupazione per l’assenza di meccanismi di tutela e valorizzazione nei confronti di chi ha sempre rispettato puntualmente le regole.
“Il principio di giustizia fiscale – dichiara il Presidente di Casartigiani Verona, Luca Luppi – deve rimanere saldo: non possiamo continuare a costruire strumenti che premiano chi non ha adempiuto, mentre chi ha sempre versato correttamente imposte e contributi rimane a guardare, penalizzato nei fatti da una concorrenza sleale favorita dallo Stato stesso. Serve equilibrio, serve rispetto per chi ha fatto sacrifici per essere in regola.”
Le Micro, Piccole e Medie Imprese che rappresentiamo sono state le prime a subire gli effetti delle crisi recenti e troppo spesso si sono trovate sole nel sostenere obblighi fiscali rigidi e ineludibili. Questo ravvedimento può essere un’opportunità di rientro per alcune realtà, ma non può diventare l’ennesimo “condono mascherato” che finisce per svantaggiare chi è corretto.
Casartigiani Verona invita il Governo a costruire una visione fiscale di lungo periodo che premi davvero la fedeltà fiscale e sostenga chi opera con trasparenza. È necessario prevedere strumenti di deduzione o semplificazione per le imprese regolari, rendere più accessibile il Concordato preventivo e creare un sistema stabile di ravvedimento che non debba essere reinventato ad ogni crisi. Ma soprattutto, è urgente promuovere un principio fondamentale: pagare tutti per pagare meno. È questa la strada per una vera riforma fiscale, che non si limiti a interventi temporanei ma costruisca un sistema più giusto, sostenibile e condiviso.
“Aiutare chi ha subito difficoltà è giusto – conclude Luppi – ma non possiamo farlo a scapito degli artigiani che, pur tra mille ostacoli, non si sono mai tirati indietro nel loro dovere verso lo Stato. È tempo che il rispetto delle regole diventi un valore riconosciuto e incentivato, non un motivo di svantaggio competitivo.”
Casartigiani Verona continuerà a monitorare l’evoluzione del provvedimento e a informare tempestivamente i propri associati, fornendo assistenza e valutazioni personalizzate caso per caso.