28/01/2025
Acconciatura: proposte di modifica alla Legge di Settore in discussione
Acconciatura: proposte di modifica alla Legge di Settore in discussione

Sono attualmente in discussione le proposte di modifica alla legge di settore per il comparto acconciatura, presentate dal senatore Renato Ancorotti (Fratelli d’Italia). Le modifiche riguardano diversi aspetti della normativa vigente e mirano a introdurre nuove misure per la flessibilità operativa, la formazione professionale e la tutela delle imprese artigiane.


Casartigiani Acconciatori e le altre associazioni stanno valutando i contenuti della proposta e il loro possibile impatto sul settore. Durante una conferenza stampa a Palazzo Madama, i rappresentanti delle associazioni, tra cui Massimiliano Peri, Michele Ziveri, Vincenzo Dal Zilio e Tiziana Chiorboli, hanno ribadito le necessità del comparto e il bisogno di contrastare il fenomeno dell’abusivismo.

 

LE PRINCIPALI NOVITA’ DELLE PROPOSTE
Il pacchetto di misure in discussione prevede interventi su quattro aspetti chiave:

1. Lavoro a domicilio
Si propone di consentire alle imprese abilitate di operare fuori sede nei seguenti contesti:

  • Domicilio del cliente (per malattia, impedimenti fisici o cerimonie);
  • Strutture di cura, caserme e altre realtà convenzionate;
  • Spazi turistici, sportivi e fieristici, rispettando le normative igienico-sanitarie locali.

2. Formazione e aggiornamento
Si ipotizza un ruolo più attivo delle Regioni, con l’introduzione di percorsi di aggiornamento professionale e la definizione di requisiti professionali omogenei per la selezione dei docenti.

3. Affitto di poltrona
Le modifiche proposte prevedono una regolamentazione più flessibile dell’affitto di poltrona, estendendolo anche a:

  • Tatuatori;
  • Onico-tecnici;
  • Make-up artist, purché operino in Regioni che dispongono di percorsi formativi specifici e siano in possesso dei requisiti professionali richiesti.

4. Responsabile Tecnico Temporaneo
Un’ulteriore misura prevede la possibilità per il titolare di un’attività di nominare un responsabile tecnico temporaneo per un massimo di 30 giorni (prorogabili fino a 90 in caso di motivi di salute), con obbligo di comunicazione alla Camera di Commercio.

 

I PROSSIMI PASSAGGI
Le proposte di modifica sono ora al centro del dibattito tra istituzioni e rappresentanti del settore. Le associazioni di categoria stanno analizzando il testo e le possibili conseguenze per il comparto, con l’obiettivo di garantire un equilibrio tra innovazione, qualità e tutela delle imprese.