
Con l’aumento dell’importanza delle strategie di sostenibilità nel contesto ESG (Environmental, Social, Governance), molti Paesi, inclusa l'Italia, sono impegnati nella redazione di normative sulla sostenibilità. Direttive europee come la 2022/2464/UE – CSRD, spingono le aziende a implementare strumenti di governance responsabile. Un recente studio della Fondazione dei Commercialisti, datato luglio 2024, sottolinea come il legame tra sostenibilità, governance e finanza sia sempre più forte, inserendosi in un approccio basato sul rischio.
Sostenibilità e Valore Aziendale
Nel panorama attuale, il legislatore sta rapidamente regolamentando vari settori economici e finanziari, incrementando la consapevolezza su temi di sostenibilità e fattori ESG. Il concetto di "valore" si sta evolvendo, spostandosi dalla semplice massimizzazione del profitto per gli azionisti verso una visione più ampia che considera tutti i fattori umani e produttivi. Questo approccio pone l'accento su obiettivi di sostenibilità ambientale, inclusione sociale, tutela dei diritti umani e rispetto delle diversità, tutti elementi che influenzano la capacità dell'azienda di gestire i rischi e garantire la sua continuità a lungo termine.
Greenwashing e Greenhushing: Definizioni e Contesto Legale
In questo contesto emergono due termini chiave, che descrivono pratiche scorrette ancora non classificate come reati in Italia: **greenwashing** e **greenhushing**.
1. Greenwashing: Secondo l’European Securities and Markets Authority (ESMA), il greenwashing è una pratica in cui dichiarazioni, azioni o comunicazioni legate alla sostenibilità non riflettono accuratamente il vero profilo di sostenibilità di un'organizzazione, prodotto o servizio finanziario. Queste pratiche possono indurre in errore consumatori, investitori e altri partecipanti al mercato. In Italia, le sentenze su greenwashing sono rare, e solo in casi isolati si è parlato di questo fenomeno come di una possibile truffa o frode commerciale. In futuro, potrebbe essere introdotta una regolamentazione più specifica per questi comportamenti scorretti.
2. Greenhushing: Definito anche come eco-silence, il greenhushing rappresenta la pratica di tacere o non divulgare informazioni sugli impatti ambientali delle proprie attività, anche quando si intraprendono azioni concrete per la transizione ecologica. Un esempio di greenhushing è quando un’azienda stabilisce obiettivi di riduzione delle emissioni, ma non li comunica pubblicamente. A differenza del greenwashing, che manipola l'immagine aziendale per sembrare più sostenibile, il greenhushing implica l’omissione o la minimizzazione delle informazioni relative agli sforzi ambientali.
L'evoluzione delle normative e la crescente consapevolezza sull’importanza della sostenibilità nel contesto ESG stanno facendo emergere pratiche come il greenwashing e il greenhushing, evidenziando la necessità di regolamentazioni più rigorose. Sebbene attualmente non costituiscano reati in Italia, il monitoraggio e la trasparenza continueranno a essere elementi cruciali per garantire una vera sostenibilità aziendale.