13/05/2024
Emandamento "TAGLIA CREDITI": sintesi dei contenuti
Emandamento

L'Emendamento del Governo al DdL 1092/S, durante la discussione in Commissione Finanze del Senato, ha delineato una serie di modifiche significative riguardanti le detrazioni fiscali e i crediti d'imposta, nonché l'introduzione di nuovi fondi destinati a specifici interventi.

 

Innanzitutto, una delle principali modifiche riguarda la ripartizione obbligatoria in 10 anni delle detrazioni relative a spese sostenute nel 2024 per Superbonus, Bonus barriere architettoniche e Sismabonus.

Questo nuovo regime comporta un allungamento dei tempi di utilizzo dei bonus, rendendo più diluito il beneficio nel tempo.

Tuttavia, va precisato che tale obbligo si applica solo per l'utilizzo diretto in dichiarazione dei redditi, mentre per i crediti d'imposta derivanti da cessione o sconto in fattura rimane in vigore la ripartizione in 4/5 rate, a seconda del tipo di bonus.

 

Per quanto riguarda le banche, gli intermediari finanziari e le imprese di assicurazione, viene introdotto l'obbligo di ripartizione in 6 anni delle quote utilizzabili a partire dal 2025 relative ai crediti d'imposta da Superbonus, Bonus barriere architettoniche e Sismabonus, con alcune restrizioni riguardanti la cessione e il frazionamento dei crediti d'imposta.

 

Inoltre, viene istituito un fondo con una dotazione di 35 milioni di euro per il 2025, finalizzato a riconoscere un contributo per interventi da Superbonus su immobili danneggiati da eventi sismici, escludendo quelli localizzati in Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria.

Un'altra novità è l'istituzione di un fondo da 100 milioni di euro per il 2025, destinato a finanziare interventi di riqualificazione energetica e strutturale su immobili degli enti del terzo settore.

 

Viene poi introdotto un obbligo per i comuni di segnalare alla Guardia di Finanza e all'Agenzia delle Entrate l'eventuale inesistenza di interventi di riqualificazione energetica e antisismica che rientrano nei benefici fiscali, con la promessa di una quota delle maggiori somme riscosse a titolo definitivo come incentivo.

 

Infine, vi è una riduzione temporanea della detrazione per le ristrutturazioni edilizie, che dal 2028 al 2033 opererà nella misura del 30% per le spese sostenute, mantenendo comunque un tetto massimo di 48.000 euro.

 

Queste modifiche rappresentano un tentativo di razionalizzare e ottimizzare l'utilizzo dei benefici fiscali, anche in risposta alle esigenze di bilancio e alle necessità di incentivo a specifici settori e interventi prioritari.